BIANCA GUIDETTI SERRA (1919-2014) | BIOGRAFIA

Bianca Guidetti Serra

Bianca Guidetti Serra (Torino 19 agosto 1919 – 24 giugno 2014), maturò il suo antifascismo all’epoca delle leggi razziali del 1938, quando già si era legata a un gruppo di giovani amici ebrei tra cui Alberto Salmoni, suo futuro marito, e Primo Levi. Si laurea in Giurisprudenza il 3 luglio 1943. Con l’8 settembre e i carri armati tedeschi a Torino fece la scelta della Resistenza, nelle file del Partito comunista, con l’incarico di responsabile femminile del settore Centro cittadino, il suo impegno principale fu dedicato a organizzare quel movimento femminile unitario tra le varie componenti politiche del CLN che prese forma nei “Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà”, di cui Bianca fu attiva promotrice a Torino insieme ad Ada Gobetti, esponente del Partito d’Azione. Nel dopoguerra Bianca ricoprì vari incarichi presso la Camera del Lavoro torinese, prestando inoltre assistenza nell’Ufficio legale del sindacato sino al 1947 quando volle dedicarsi all’attività professionale che avrebbe continuato a svolgere fino al 2001, come avvocato penalista. Uscita dal Pci nel 1956, dopo l’intervento sovietico in Ungheria, mise il suo ruolo professionale al servizio di un impegno civile e sociale praticato anche attraverso varie associazioni tra le quali il Centro studi Piero Gobetti, l’Anfaa (Associazione nazionale famiglie adottive e affilianti), l’Uces (Unione contro l’emarginazione sociale), l’Udi, l’Associazione giuristi democratici.

scheda a cura di F. Campobello

LABORATORIO | 15 OTTOBRE 2015

Laboratorio Ada Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Frida Malan e i Gruppi di difesa della donna, 24 ottobre 2015 Biblioteca delle Resistenze di Torre Pellice con gli interventi di Pietro Polito e Angela Arceri.

Il tema del laboratorio è stato nel racconto in parallelo le vite e i percorsi intrecciati di tre "combattenti" che hanno scoperto durante la Resistenza un nuovo modo di pensarsi e di viversi come donne e che tanto hanno realizzato affinché anche altre potessero conquistare la stessa consapevolezza. Il laboratorio si è sviluppato in un alternarsi tra narrazione e letture di documenti relativi alle prime organizzazioni femminili durante la Resistenza, dal Movimento femminile di Giustizia e libertà, ai Gruppi di difesa e anche della rivista «Noi donne». Per quanto riguarda Guidetti Serra, ci si è avvalsi della sua autobiografia Bianca la rossa, realizzata con Santina Mobiglia, Einaudi, Torino 2009, per proporre una rilettura dei suoi vari impegni pubblici e professionali alla luce dell’idea di democrazia, da lei intesa come un’arte da imparare e da praticare.

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